L’adornarsi con oggetti rari e preziosi è sempre stato per l’uomo una necessità. Simbolo di status sociale, religioso o semplicemente per bellezza, il desiderio di indossare un gioiello ha accompagnato l’uomo in tutta la sua storia.
È il l’800 che segna la moderna gioielleria, introducendo nuovi materiali, nuove tecniche, nuovi stili ma soprattutto rivolgendosi ad un pubblico più vasto, meno aristocratico. Si parte dal disegno accurato che tenga conto della visione da diverse angolazioni, per avere l’idea chiara degli spessori, delle profondità e della disposizione delle pietre.
L’esperienza di saper far risaltare la luce del prezioso completa questa prima fase dell’opera. Scelto il materiale e le pietre da utilizzare si procede con la fusione della lega con cui sarà fatto. È importantissimo, in quanto si decide il colore, la durezza e la malleabilità del metallo; normalmente oro del 750 per mille o di argento del 925 per mille. Si interviene a questo punto sulla modellazione del gioiello con una vasta gamma di strumenti e utilizzando una grande varietà di tecniche a seconda del risultato che si vuole ottenere.
L’abilità dell’orafo diventa cardine di un lavoro unico ed esclusivo. L’incastonatura è molto delicata, in quanto si andrà ad impreziosire il gioiello tramite gemme e pietre dure. Prima di poter passare alla Vendita il gioiello verrà lucidato e rifinito attraverso spazzole, abrasivi e trapani a frusta per rendere brillante e perfettamente privo di imperfezioni il pezzo.
Complemento fondamentale è spesso la rodiata. Si utilizza un metallo affine all’oro: il Rodio, di colore argenteo brillante con riflessi scuri; è un metallo totalmente inossidabile. Indispensabile per migliorare colore e brillantezza dell’oro bianco.
Le lavorazioni principali:
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